Sia il ponte sia l’impianto dentale sono entrambi delle protesi fisse che vanno a sostituire i denti mancanti. In questo articolo scopriremo le differenze e i vantaggi degli impianti rispetto ai ponti.
Con il ponte dentale si sostituisce un dente mancante appoggiandosi ai denti vicini, che fungono da pilastri.
Gli impianti dentali, invece, sostituiscono le radici naturali dei denti mancanti e vengono inseriti direttamente nell’osso senza il bisogno di appoggiarsi ai denti vicini.
Quando si vuole sostituire un dente mancante con un ponte dentale, bisogna considerare che i denti vicini dovranno essere limati e ridotti a dei monconi sui quali sarà inserita una capsula alla quale verrà fissato il ponte.
Il ponte dentale potrebbe essere una buona soluzione se, vicino ai denti mancanti, non abbiamo denti completamente sani ma alterati (ricostruiti, devitalizzati o di forma anomala).
Bisogna considerare che i ponti dentali presentano molti svantaggi:
- i denti vicini dovranno essere limati;
- i denti limati sono più soggetti a cariarsi;
- la durata media del ponte è inferiore a quella degli impianti dentali;
- la capacità masticatoria è ridotta (venendo meno il sostegno delle radici, quando si mastica, si esercita tutta la forza sul ponte e i denti di sostegno subiscono un grande sovraccarico).
I vantaggi di sostituire i denti mancanti con gli impianti dentali sono molteplici:
- sostegno più sicuro: gli impianti sono ancorati direttamente nell’osso;
- salvaguardia dei denti sani: se i denti vicini sono completamente sani, ricorrendo all’impianto, si può evitare di sacrificarli per fare un ponte;
- durata media superiore ai ponti dentali;
- capacità masticatoria ripristinata fino all’85%.
Un dente mancante deve essere al più presto sostituito da un dente fisso e la migliore soluzione è rappresentata sicuramente dagli impianti dentali.